THE ORIGIN
Concept: Barokthegreat, Simon Vincenzi
Regia: Simon Vincenzi
Con: Sonia Brunelli
Musica originale: Leila Gharib
Costume: Federica Forni in collaborazione con Atelier Bagatto
Produzione: Barokthegreat
Coproduzione: SACD/Festival d’Avignon
In collaborazione con: centrale FIES, Area Sismica, Artsadmin
Durata 20’
The Origin è una creazione per il Sujets à Vif/Festival d'Avignon 2008, un progetto artistico di collaborazione tra autori e interpreti che ha visto il duo Barokthegreat in dialogo col regista londinese Simon Vincenzi. Presentato unicamente all’aperto nel Jardin de la Vierge du Lycèe Saint Joseph di Avignone, poi replicato nella crudezza di una mise en espace a giorno all’interno del Salone d’Onore di Palazzo Massari di Ferrara, nella sala da ballo della Villa Revedin Bolasco di Castelfranco Veneto, al pian terreno del quattrocentesco Palazzo Albertini di Forlì e altri luoghi. L’azione nasce da un suono chiuso dentro ad una stanza e dal suo replicare all’infinito. La Figura è un interprete che traduce il dettato del suo pensiero in una scrittura fisica. Procede obliqua, perde centralità fino a travalicare fuori dalla scena. The Origin è un movimento di Figura che non si ferma mai, sospinto dalla ripetizione pulsante di un accordo minore statico. La progressione del suono, prodotto dalla sovraincisione di un timbro metallico e crepitante, s’intensifica e si distorce con l’avanzamento della figura, come guidata da un bussare ostinato e controllata da un basso continuo di fischi.
Vincitore del
Premio MONDO 2010 «per la radicalità di una ricerca capace di creare risonanze affettive, un immaginario potente, in stretta connessione con una cosciente dimensione della presenza sonora. The Origin è un lavoro su una figura anonima che arriva da un prima sconosciuto in cui collassano immaginari complessi e condivisi. La specificità di una peculiare ritmica della ripetizione, l’efficace dimensione di una reversibilità dell’azione si generano attraverso un’esattezza della presenza, privata di ogni manierismo della forma. Punto di estrema forza è la relazione figura-spazio-durata, capace di stratificare livelli d’intensità atmosferica, grazie a un linguaggio gestuale unico e a una dinamica ritmica slegata da qualsiasi riconoscibile grammatica coreografica».
Ph. Christophe Raynaud de Lage