INDIGENOUS - Dramma sonoro
Atto I — Lo sbaglio nel saluto
Atto II — Contro il morso del rettile
Concept, scenografia, costume: Barokthegreat
Coreografia: Sonia Brunelli
Musica originale live: Leila Gharib, Francesco Brasini
Con: Dafne Boggeri, Giorgia Nardin (Alice Zanoni, Simona Rossi), Sonia Brunelli
Collaborazione teorica: Piersandra Di Matteo
Effetti visivi: Dafne Boggeri
Tecnico del suono: Mattia Dallara
Produzione: Barokthegreat
Coproduzione: Schaubühne Lindenfels Leipzig, Santarcangelo Festival
Realizzato grazie all’Accordo GECO 2 Regione Emilia — Romagna
Con il supporto di: Xing
Durata 50’
Indigenous sprigiona un universo dalla temperatura primitiva e psichedelica. È un’esperienza immersiva che attraversa i campi semantici e gli immaginari ritmici del rituale per intercettare la necessità biologica dell’impulso espressivo. Frutto dell’incontro scenico tra musicisti e danzatori, si atterra in uno spazio dal perimetro sfrangiato attraversato da baleni cangianti e figure atletiche che si affiancano e scambiano di posto per sostenere a vicenda lo scorrere del tempo. I corpi agiscono con passi regolari, sequenze ritornanti lievi e robuste, combinano geometrie liquide, abbracciano pantomime di combattimento e impressionano nell’aria gesti simbolici. Il suono segna la rotta dell’atmosfera, conduce e spazializza le presenze rendendone visibile la densità. Battito, pulsazione e vibrazione saturano lo spazio con i rimbalzi del colpo battente e con gli echi di frequenze pure. Tutte le figure corporee e ritmiche di questa sfera della risonanza non fanno altro che perdurare nel loro intento con un certo grado di ostinazione controllata. Costruiscono variazioni sulla ripetizione della differenza e si affacciano, egocentriche, all’occhio, all’orecchio e al corpo dello spettatore. I due atti che lo compongono attivano stati diversi e consecutivi. Il primo "Lo sbaglio nel saluto" fronteggia l’abbaglio della salvezza, il secondo "Contro il morso del rettile" si ritira in un bacino di riflessione prossimo all’ incantamento. Indigenous è un lavoro che va esperito, nel suo farsi, nel suo passare da una dimensione al suo alieno.
Ph. Ilaria Scarpa